Ultimamente si sente spesso parlare di bonus videosorveglianza, bonus antifurto o bonus allarmi, ma a cosa ci si riferisce esattamente con queste diciture e dove si possono trovare i documenti ufficiali con i requisiti per accedervi?

Ultimamente si sente spesso parlare di bonus videosorveglianza, bonus antifurto o bonus allarmi, ma a cosa ci si riferisce esattamente con queste diciture e dove si possono trovare i documenti ufficiali con i requisiti per accedervi?
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Tipologia di installazione, dimensioni e meccanismo di chiusura della cassaforte: ecco le prime tre caratteristiche da valutare ancor prima di confrontare i diversi modelli di casseforti per abitazione.
Le cassette portachiavi con codice da fissare a muro sono progettate per conservare le chiavi in prossimità del luogo di utilizzo, all’esterno di una proprietà.
Nonostante al giorno d’oggi esistano molteplici sistemi di sicurezza per proteggere la propria casa, la preoccupazione per la custodia di oggetti di valore, sia affettivo che economico, è comune a tutti. Per questo motivo è consigliabile conservare gioielli, denaro, e documenti riservati all’interno di una cassaforte, o di un armadio di sicurezza.
Come promesso, in questo post analizziamo i principali punti deboli delle cassette metalliche, spesso chiamate impropriamente casseforti, e alcuni dei modi impiegati dai ladri per aprirle.
Ricordiamo che tali cassette non seguono alcuna certificazione e, diversamente dalle casseforti professionali e dalla maggior parte dei contenitori di sicurezza, sono per lo più d’importazione orientale e generalmente molto economiche.
Certe volte può essere difficile districarsi tra le diverse tipologie di casseforti presenti sul mercato. Tuttavia, sebbene all’apparenza molte si assomiglino tra loro, in realtà è possibile distinguerle in 3 macro categorie.
Le casseforti di sicurezza si associano generalmente ad oggetti pesanti e, dopo l’acquisto, nella maggior parte dei casi, vengono installate in un determinato punto della casa per poi restarci per una vita intera. Trattandosi di un bene durevole, dunque, è importante assicurarsi di ponderare e valutare l’acquisto nei minimi dettagli, affinché la cassaforte possa adempiere alla sua funzione di sicurezza nel migliore dei modi e il più a lungo possibile.
Nell’articolo precedente, ci eravamo limitati a presentare le caratteristiche e gli usi di questo sistema modulare disegnato per la custodia di oggetti di valore ad accesso controllato. Oggi, invece, entreremo più nello specifico per descrivere le caratteristiche tecniche del modulo principale e del software in uso. Andremo poi a presentare le possibili configurazioni indicando dimensioni, numero di vani per configurazione e peso.
In questo post, suggeriamo alcune soluzioni agli inconvenienti più comuni riscontrati dai possessori di casseforti elettroniche di diversi brand. Grazie alle richieste dei nostri utenti, oggi possiamo fornire una piccola guida utile e consultabile da tutti coloro che oggi o in futuro si trovino nella stessa situazione. In questo post, abbiamo già parlato di come aprire una cassaforte digitale se le pile sono esaurite, se non sono presenti contatti esterni e se la chiave d’emergenza è stata smarrita.
Di seguito, elenchiamo altri casi comuni e le rispettive soluzioni:
Si tratta di un’eventualità abbastanza rara in una cassaforte elettronica ma, se dovesse presentarsi, va gestita come casi analoghi che si verificano in altri tipi di serrature, dunque vi rimandiamo a questo post.
Alcuni utenti ci hanno esposto questo problema. In questo caso, sarà sufficiente cambiare le pile, generalmente poste all’interno dello sportello, e inserire il codice per sbloccare la serratura. Se non dovesse sbloccarsi, suggeriamo di contattare l’assistenza.
Se vi siete già accertati che le pile siano cariche e i problemi persistono, è probabile che la scheda elettronica (o la tastiera della cassaforte digitale) sia danneggiata. In queste situazioni, è opportuno mettersi in contatto con l’assistenza della casa madre per trovare la migliore soluzione ed eventualmente procedere con la sostituzione del componente che ha causato il malfunzionamento.
Anche in questo caso bisogna sottolineare che, mentre le casseforti di qualità sono progettate e costruite per poter essere riparate facilmente, sostituendo soltanto i componenti eventualmente usurabili nel tempo, i modelli economici di importazione, quando hanno un problema di funzionamento, obbligano generalmente alla sostituzione dell’intera cassaforte, operazione particolarmente scomoda e dispendiosa se si stratta di versioni da incasso a muro.
Per qualsiasi altro difetto di funzionamento suggeriamo di mettersi in contatto con l’assistenza della casa produttrice, in quanto ogni modello possiede caratteristiche proprie.
Per concludere, proponiamo alcuni suggerimenti indispensabili per evitare inconvenienti:
Se sei interessato a sapere come installare correttamente una cassaforte di sicurezza, come riconoscerne una di qualità o ad altre curiosità sul mondo delle casseforti, puoi visitare la nostra pagina dedicata all’argomento.