Qual è il `tallone di Achille` di ogni lucchetto?

“Una catena è tanto forte quanto il suo anello debole”. Se vi capita di leggere gli articoli del nostro Club Sicurezza, sarete di certo incappati più volte in questa citazione, perché si presta bene ad esprimere il concetto di sicurezza.
Per fare un esempio pratico, anche il miglior lucchetto perde di efficacia se viene ancorato a dei punti di fissaggio che sono più deboli del lucchetto stesso. Qual è quindi il modo più utile per aumentare la sicurezza di un lucchetto? Vediamolo insieme.

Spesso si notano in giro lucchetti, anche di buona qualità, attaccati a semplici viti ad occhiello, chiavistelli in lamiera o altri deboli supporti che, in caso di attacco, offrono una scarsissima resistenza. Situazioni simili si verificano talvolta anche in ambienti di lavoro, come nei capannoni che contengono attrezzature di grande valore, esposte così a rischi elevati. Infatti, un eventuale ladro, non si concentrerà sul sistema di chiusura, ma attaccherà senza troppo sforzo il punto di fissaggio, rendendo semplicemente inutile la presenza del lucchetto.

Esempio di punti di fissaggio più deboli dei lucchetti.

Esempio di punti di fissaggio più deboli dei lucchetti.

Un modo semplice per aumentare la sicurezza di un lucchetto è quindi migliorare la resistenza dei suoi punti di ancoraggio. Infatti, oltre a scegliere un lucchetto adatto alle proprie esigenze, è indispensabile dotarsi di accessori di fissaggio resistenti, per rendere efficiente l’intero sistema di chiusura.

Un buon punto di fissaggio non deve essere solo resistente ai possibili attacchi, ma deve anche accoppiarsi al meglio con il lucchetto in modo da minimizzare gli spazi a disposizione di eventuali malintenzionati per tentare la forzatura del lucchetto stesso con strumenti da scasso o da taglio. Lucchetti e relativi accessori di fissaggio andrebbero quindi scelti insieme, preferibilmente della stessa marca, per integrarsi al meglio gli uni con gli altri.

Gli “indispensabili” Viro

Viro produce vari tipi di accessori di fissaggio, gli “Indispensabili”, che coprono tutte le possibili situazioni d’uso:

Gli “occhioli fissi” sono indicati per l’utilizzo su porte e portelloni. Per la massima comodità e sicurezza si possono abbinare ad un lucchetto a doppia asta. In questo modo è ad esempio possibile aprire una sola asta, lasciando il lucchetto fissato con l’altra.


Gli “occhioli mobili” possono essere utilizzati come quelli fissi, ma hanno il vantaggio aggiuntivo di compensare eventuali deformazioni dei battenti a cui sono collegati. Sono quindi consigliati, ad esempio, su porte e portelloni di ferro che si dilatano o restringono al variare della temperatura.

occhioli mobili

Le cosiddette “cravatte” sono invece indicate quando si devono chiudere cancelli grigliati o altri profilati metallici. Sono quindi un’alternativa più comoda e sicura alla catena attorcigliata più volte su se stessa, che spesso si vede su tanti cancelli.

cravatte cancelli
Gli “Indispensabili” Viro, a differenza di molti occhioli e anelli di semplice ferro che si trovano sul mercato, sono realizzati in acciaio cementato, temprato e zincato, in modo da offrire una resistenza paragonabile a quella dell’arco e dell’asta dei lucchetti Viro, anche in considerazione delle loro rilevanti dimensioni.
Proprio le dimensioni sono studiate per adattarsi al meglio ai lucchetti corazzati Panzer e ai monoblocco Monolith.

Viro realizza, con gli stessi principi, anche gli anelli di fissaggio per serrande, utilizzabili per l’appunto con lucchetti per serranda o gruppi di fissaggio.

occhillo-serranda

Gli occhielli per serranda hanno uno spessore studiato in modo che, accoppiati tra loro e abbinati agli specifici lucchetti, non lasciano scoperta alcuna porzione dell’asta, così che sia praticamente impossibile attaccarla con strumenti da taglio .

In conclusione possiamo affermare che, quando scegliamo un sistema di chiusura, è sempre bene valutare anticipatamente su quali supporti lo applicheremo, preoccupandoci che questi offrano una resistenza analoga a quella del sistema stesso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


× nove = quaranta cinque