Ci sono molti tipi di antifurto meccanici per le 2 ruote: lucchettoni ad U, cavi metallici intrecciati, blocca disco ecc. ma nessuno offre la stessa sicurezza e flessibilità di un buon lucchetto con catena. Vediamo perché. Continua a leggere

Ci sono molti tipi di antifurto meccanici per le 2 ruote: lucchettoni ad U, cavi metallici intrecciati, blocca disco ecc. ma nessuno offre la stessa sicurezza e flessibilità di un buon lucchetto con catena. Vediamo perché. Continua a leggere
Gli archi rigidi, detti anche lucchettoni ad U o U-locks o bloster in inglese, sono tra gli antifurto meccanici più utilizzati per legare moto, bici e scooter. Sono in genere ritenuti molto sicuri, forse perché il loro aspetto massiccio lascia intendere un’elevata resistenza, ma questo è vero solo in parte. Gli archi rigidi hanno infatti alcuni limiti che è bene conoscere per poterli utilizzare al meglio. Continua a leggere
Siamo in estate e anche chi li ha tenuti in garage per l’inverno ha ormai rimesso in servizio da tempo l’amata moto o il caro scooter. Che la si usi per andare al lavoro o, meglio ancora, per un giro in spiaggia, il problema è sempre come assicurarsi di ritrovare la propria due ruote dove l’avevamo lasciata. Il blocca disco è uno degli antifurto meccanici più utilizzati, perché è una soluzione molto pratica, anche se, come abbiamo visto, da usare con accortezza.
La prima precauzione è però sicuramente quella di procurarsi un buon blocca disco, che sappia difendere il più possibile il nostro prezioso mezzo dagli insani appetiti del malintenzionato di turno. Come sempre sul mercato esistono moltissime soluzioni, da 5 euro a 100 euro e oltre. Come orientarsi in un’offerta così vasta e differenziata? Ecco tre dettagli che indicano che siamo di fronte ad un buon prodotto. Continua a leggere
I lucchetti a doppia asta sono meno comuni di quelli ad asta singola, ma in alcune situazioni fanno veramente la differenza in termini di praticità e di sicurezza. I lucchetti con chiusura ad asta, come quelli da serranda, normalmente hanno una sola asta e una sola gola.
Pensandoci bene, però, in tante situazioni il lucchetto deve serrare non uno, ma due elementi: le 2 estremità di una catena, le 2 ante di una doppia porta, il battente di una porta e un elemento fissato a muro, ecc. È proprio in questi casi che un lucchetto a doppia asta è molto comodo. Come il nome suggerisce si tratta di un lucchetto con 2 gole e 2 aste. Continua a leggere
C’è chi li chiama “serpentoni”, chi genericamente “cavi”. Sono costituiti da una serie di cilindri al cui interno passa un cavo di acciaio, per questo il nome tecnico è “cavi intrecciati corazzati” (o blindati). Ormai da diversi anni sono una delle soluzioni più gettonate per legare bici e scooter, anche di grossa cilindrata. A prima vista sembrano decisamente resistenti, ma è davvero così? Continua a leggere
È un dubbio che hanno in molti. L’arco rigido, detto anche lucchettone ad U, sembra più massiccio e resistente rispetto ad una catena per motorini o scooter. È quindi più sicuro? In realtà un lucchetto con catena è complessivamente una soluzione migliore. Vediamo perché. Continua a leggere
I cavi intrecciati sono una soluzione molto utilizzata, specialmente per legare le biciclette, perché sono economici, leggeri e pratici. Hanno quindi diversi vantaggi, ma anche alcuni aspetti cui bisogna fare attenzione.
I cavi intrecciati sono l’antifurto meccanico più leggero, pratico e – in genere – più economico. Se sono abbastanza lunghi permettono di legare diverse parti del mezzo, come ruote e telaio, e di ancorarlo ad un punto fisso, consentendo così un corretto fissaggio. Continua a leggere
Si possono vedere in città nelle ore di punta: giovani alla moda e professionisti eleganti che pedalano su biciclette vecchie, scalcagnate e mezzo arrugginite. Probabilmente sarebbero molto più contenti di utilizzare biciclette migliori, ma in questo modo sperano di riuscire ad evitare una delle piaghe più fastidiose tra quelle che affliggono i ciclisti urbani: il furto della bici. È un rischio che tende pericolosamente a trasformarsi in certezza tanto più si è costretti a lasciare la bicicletta parcheggiata per lungo tempo, magari anche di notte, in luoghi ad alto rischio, come strade e stazioni. Per questo chi non ha altre alternative si trova costretto, suo malgrado, ad utilizzare una bici di scarso valore. La speranza è quella che i ladri si dirigano su qualcosa di più appetibile. La certezza è che se proprio la dovessero rubare il danno sarebbe contenuto. Continua a leggere
La precauzione principale nell’usare cavi intrecciati e catene per legare bici e moto è posizionarli in modo da tenerli sollevati da terra. Così facendo si ostacola il tentativo di tagliarli con tronchesi e cesoie. Se il cavo o la catena tocca terra, infatti, è possibile appoggiare al suolo anche la testa e un braccio della cesoia, caricando tutto il peso e la forza sull’altro braccio dello strumento. In questo modo si sfrutta l’effetto leva, imprimendo una forza decisamente più elevata di quella che si riuscirebbe a sviluppare dovendo stringere i bracci dello strumento con le due mani.
L’effetto è ben visibile in questo video, dove vengono tagliate con relativa facilità diverse catene, anche blasonate. Nel filmato si può notare come gli operatori appoggino a terra un braccio della cesoia e carichino tutto il peso sull’altro braccio, saltandoci letteralmente sopra con tutto il corpo. Provate a pensare la difficoltà di ottenere la stessa pressione dovendo tenere la cesoia sollevata ed essendo costretti a stringerla con le 2 mani! Nel video si può notare anche l’aiuto dato dal tappeto anti scivolo, che impedisce al braccio appoggiato a terra di muoversi. Continua a leggere