Nel 2018, è stato pubblicata dall’ISTAT la nuova edizione del “Rapporto sul benessere equo e sostenibile in Italia – Bes 2018” in cui viene dedicato un intero capitolo al tema sicurezza.
I dati, aggiornati all’anno 2017, segnalano una sicurezza generale in miglioramento rispetto agli anni precedenti, fermo restando che, il trend positivo è da considerarsi tale se confrontato con l’anno precedente, ma ancora lontano dai dati fino all’anno 2010, ben più positivi di quelli recenti.
Tassi di furti in appartamento, rapine e percezione di sicurezza.
Dalle voci “Furti in abitazione” e “Borseggi” è possibile constatare quanto detto sopra. Purtroppo, però, la “percezione di sicurezza” contrassegnata da un rettangolo verde, indice di miglioramento, non sempre va di pari passo con il reale rischio in termini di sicurezza personale.
Spieghiamoci meglio: i grafici riportati sotto. mostrano l’andamento dei furti in Italia fino agli anni 2013-2014. Quanto si vuole dimostrare è che non sempre un trend “stabile” dovrebbe comportare un miglioramento nella percezione di sicurezza della popolazione. Di frequente, quando si sente parlare di tassi di furti “stabili” rispetto all’anno precedente, o anche “in miglioramento”, si tende a pensare ottimisticamente e a lasciarsi fuorviare dalle parole, quando, in realtà, sarebbe sempre bene valutare rispetto a cosa questi dati siano “stabili” o “in miglioramento”. Molto diversa è, infatti, una stabilità in linea con i tassi del 1972 da una in linea con i tassi 2014.
Da uno sguardo alla progressione delle statistiche nel tempo, emerge infatti come i valori dell’ultimo quinquennio rilevato siano ben poco positivi.
Se dai dati statistici globali riportati nel Rapporto ISTAT si poteva dedurre che, nell’anno 2017, i furti in abitazione fossero diminuiti rispetto all’anno precedente, in base quanto riportato da alcuni recenti dichiarazioni di alcune Procure italiane, riportate da “Il Giornale” e “Romagna Uno” emerge come vi siano importanti zone del Paese nelle quali la situazione nel 2018 sia peggiorata e si presenti decisamente critica.
“Il Giornale” riporta infatti i dati forniti dalla Procura di Milano, relativi a un vero e proprio boom (+102,5%) nei furti in abitazione nel capoluogo lombardo. Si afferma infatti: “Siamo di fronte a una vera emergenza sociale, infatti ci sono state 47 iscrizioni al giorno contro ignoti per questo reato”.
“Romagna Uno”.segnala, inoltre, una massima concentrazione dei furti in Emilia Romagna rispetto agli ultimi anni, che emerge dalla relazione del Procuratore Generale per l’inaugurazione dell’anno giudiziario nel distretto di Bologna e riporta quanto segue: “I dati sono chiari: le denunce per furti in casa sono aumentate del 149 per cento e sono passate dalle 7mila del 2016-2017 alle 19mila del 2017-2018”.
Rimandiamo inoltre a due interessanti link de “Il Sole 24ORE”:
- per chi avesse la curiosità di conoscere le condizioni di sicurezza della propria provincia e fare un confronto tra le varie province italiane.
- che rimanda ad un’interessante classifica per provincia del numero di furti in abitazione, furti in esercizi commerciali e furti di autovetture, tra gli altri reati.
Per chi, invece, dopo aver letto questo articolo, si chiedesse se sta facendo tutto il possibile per salvaguardare la propria abitazione, rimandiamo a questo nostro precedente post.