Come scegliere un lucchetto? Riconoscere la qualità (parte 3)

Dopo aver parlato di materiali e di trattamenti, in questo ultimo (ma non meno importante:-) post, della serie: “Come riconoscere un lucchetto di qualità”, è giunto il momento di analizzare il meccanismo del lucchetto. Per rendere più chiara la spiegazione ci serviremo di alcuni video.

Il meccanismo

Un lucchetto ben costruito non presenta giochi rilevanti tra le parti in movimento: tra arco e corpo, tra corpo e barilotto e soprattutto tra pistoncini e chiave. Una lavorazione approssimativa rende il lucchetto vulnerabile: un arco che non sia ben fissato si strappa infatti più facilmente.
Per verificare che l’arco sia maggiormente resistente allo strappo, è necessario  constatare la presenza di due incavi simmetrici sul lato interno dell’arco stesso. Tali incavi servono ad alloggiare gli scrocchi in posizione di chiusura, che l’arco, da chiuso, sia quindi bloccato in due punti.


Se manca uno dei due scrocchi, l’arco è molto meno resistente e spesso apribile con un semplice strumento “a coltellino”. Purtroppo alcuni costruttori di prodotti economici, pur utilizzando archi con 2 incavi, inseriscono nel corpo soltanto uno scrocco, dando quindi l’illusione di un doppio bloccaggio che in realtà non c’è.
Vi mostriamo il video di un serraturiere americano (che abbiamo sottotitolato per maggior chiarezza) che dimostra proprio come molti lucchetti economici in commercio siano immediatamente apribili in quanto privi del doppio scrocco di bloccaggio.

Il lucchetto va sempre scelto in relazione ai suoi punti di fissaggio, in modo che si possano accoppiare nel modo più preciso possibile all’asta o all’arco del lucchetto. Non ha senso utilizzare punti di fissaggio costruiti in materiali decisamente meno resistenti di quelli in cui è realizzato il lucchetto, altrimenti i malintenzionati avranno gioco facile nel tagliare o strappare i punti di fissaggio senza nemmeno occuparsi del lucchetto.
Ecco perché, in base alle diverse applicazioni, è bene, ogniqualvolta possibile, scegliere punti di fissaggio realizzati con gli stessi materiali, e che abbiano affrontato gli stessi trattamenti termici, dei lucchetti.
(Ad esempio come questi, oppure come questi.)

Anche la forma del corpo ha una certa importanza, infatti un corpo squadrato offre maggiori appigli agli strumenti da scasso, in quanto può essere facilmente serrato o tenuto fermo mentre si usano attrezzi da taglio o trapani. Per questo motivo i lucchetti migliori hanno forme il più possibile arrotondate e angoli smussati.

Lucchetto corazzato Viro Panzer.

Lucchetto corazzato Viro Panzer.

Inoltre, nei lucchetti in cui la testa dell’asta esce dal corpo, è importante che questa abbia un punto di rottura programmata, in modo che, se si cerca di tagliare o strappare l’asta serrandone la testa, questa si spezzi sotto lo sforzo in un punto scelto dal costruttore, impedendone la forzatura.
In questo video realizzato nel laboratorio prove Viro, si può appunto verificare questa importante caratteristica di sicurezza:

 

Come scegliere un lucchetto? Riconoscere la qualità in 3 puntate (Parte 1)
Come scegliere un lucchetto? Riconoscere la qualità (Parte 2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


nove − sei =