Se conosciamo quali sono le tecniche usate dai ladri per entrare nelle nostre case possiamo prendere le necessarie contromisure. Come riconfermato anche nel 2017 (con dati relativi ai 2 anni precedenti) da una fonte ufficiale come l’ISTAT, l’Istituto nazionale di Statistica, che ha pubblicato un rapporto su reati e sicurezza (BES 2017 da pag. 110), dal 2008 il numero di furti in appartamento è decisamente incrementato.
Nel 2010 (ultimo anno disponibile per questa analisi), sempre l’ISTAT, ha pubblicato un grafico, con le statistiche di come entrano i ladri in casa.
Quale è il più utilizzato? E quali misure bisogna adottare per difendere il proprio appartamento?
Dimentichiamoci le raffinate tecniche alla Diabolik o alla Arsenio Lupin. Il ritratto del ladro tipo che emerge da questo grafico è molto più banale: una figura che prima di tutto sa approfittare delle nostre disattenzioni, come una porta lasciata aperta e, se proprio deve metterci del suo, ricorre a tecniche tutto sommato rudimentali, come rompere una porta o una finestra.
L’ultimo chiuda la porta!
Il metodo in assoluto più usato dai ladri per entrare nelle case è semplicemente passare da una finestra, un balcone, un garage o persino da una porta aperta. Questo avviene nel 34% dei casi. In altre parole un furto su tre avviene approfittando di una banale disattenzione. Il primo fattore di sicurezza è semplicemente ricordarsi di chiudere porte e finestre! Soprattutto quando non siamo in casa. Il 76% dei furti avviene infatti quando in casa non c’è nessuno.
Non aprite quella porta
Al secondo posto troviamo gli attacchi di forza bruta nei confronti delle porte. Nel 27% dei casi la porta è stata divelta, scardinata o scassinata. Il secondo fattore di sicurezza è quindi avere una porta d’ingresso e una serratura che sappiano resistere efficacemente ai tentativi di romperle, ricorrendo per lo più a strumenti comuni come martelli, leve e tenaglie. Per questo è importante installare una buona porta blindata o in alternativa rinforzare la porta esistente con una spranga e proteggere la serratura con una rosetta di sicurezza.
Avere una porta resistente, e ricordarsi di chiuderla, ci mette al riparo dal 60% dei tentativi di furto.
Una finestra di opportunità (per i ladri)
Al terzo posto troviamo le finestre rotte, forzate o smontate. Avviene in questo modo infatti il 12% dei furti. Dopo aver adeguatamente rafforzato la porta di casa, la giusta strategia è quindi proteggere adeguatamente anche gli altri potenziali punti di accesso. Le soluzioni possibili sono molte: installare una spranga sugli scuri, utilizzare tapparelle blindate o montare le vecchie, ma sempre efficaci, inferriate.
E le aperture con destrezza?
Se si fanno delle ricerche su internet su come aprire una porta si può rimanere sorpresi da come sembri semplice aprire serrature e lucchetti apparentemente senza sforzo. Le cose nella realtà sono un po’ più complesse di come i video presenti in rete possano far credere. Tant’è che solo il 5% dei furti avviene utilizzando tecniche raffinate come il lockpicking o il key bumping. È comunque fortemente consigliabile proteggersi anche da questo rischio, ad esempio installando un cilindro ad alta sicurezza come il Viro Palladium. Tuttavia il primo passo da fare è quello di prendere efficaci contromisure contro gli attacchi più comuni.
Fidarsi è bene, ma non fidarsi…
Andando a spulciare nei casi più particolari si può costatare come questi sfruttino quasi tutti la disattenzione o l’ingenuità dei padroni di casa. Nel 7% dei casi, infatti, il furto è stato compiuto da una persona che era già in casa, come un ospite o un domestico. Un altro 2% è stato compiuto da persone che hanno convinto il padrone di casa a farle entrare. Nell’1% dei casi, infine, il ladro ha aperto la porta usando le chiavi che ha trovato nella toppa. Se mettersi al riparo da un ospite o un domestico infedele non è facile, possiamo almeno evitare di far entrare sconosciuti, anche se sono ben vestiti e accampano scuse apparentemente convincenti, e stare attenti a non dimenticare le chiavi nella porta!
Analizzando questi dati possiamo quindi trarre un paio di conclusioni. La principale è che la sicurezza, prima di essere un problema di tecnologia, è un problema di comportamento. Questo significa che tutti possiamo fare qualcosa per essere più sicuri subito. La seconda conclusione è che dobbiamo sempre verificare la capacità della nostra porta di ingresso e degli altri accessi all’abitazione di difendere efficacemente il nostro appartamento.
Se così non fosse, sarebbe opportuno integrare i sistemi di chiusura già presenti con ulteriori prodotti affidabili e di qualità.
Pingback: Come si riconosce un cilindro europeo di alta sicurezza? | Club Viro