Certe volte può essere difficile districarsi tra le diverse tipologie di casseforti presenti sul mercato. Tuttavia, sebbene all’apparenza molte si assomiglino tra loro, in realtà è possibile distinguerle in 3 macro categorie.
Le Casseforti professionali, ad esempio, sono accompagnate dalla certificazione europea UNI EN 1143 – 1. Si tratta di modelli dal peso elevato (oltre il quintale), da intassellare a mobile e/o a pavimento, ed in certi casi anche ignifughi. Per la loro resistenza allo scasso, si adattano perfettamente ad ambienti quali banche, gioiellerie e studi professionali oltre che a determinati tipi di agenzie in cui è necessario custodire beni di particolare valore e il loro costo è generalmente di diverse migliaia di euro.
Esistono poi i Contenitori di sicurezza domestici o casseforti ad uso privato. Questi modelli, spesso accompagnati dalla certificazione UNI EN 14450, in vigore dal 2005, vengono classificati in livelli di sicurezza S1 (resistenza base) e S2 (resistenza superiore), per mezzo di severi test realizzati utilizzando i principali strumenti da scasso (piede di porco, martello, leve, trapani). Tuttavia, è importante sottolineare che le casseforti di questa categoria non possiedono necessariamente una certificazione, ma presentano caratteristiche tecniche e strutturali, per quanto riguarda il meccanismo e la qualità dei materiali impiegati e dei componenti interni, che offrono un buon grado di sicurezza. Questa tipologia di casseforti, generalmente da murare e dal costo di diverse centinaia di euro, è pertanto ideale per l’utilizzo domestico e da ufficio.
Infine, in commercio si trovano le comuni Cassette metalliche (a volte anche denominate impropriamente “casseforti”) che non seguono alcuna normativa, non hanno alcuna certificazione, ma soprattutto sono realizzate sulla base di criteri tesi non a massimizzare la resistenza, ma a minimizzarne il costo. Si tratta di cassette per lo più d’importazione con un prezzo al pubblico che, generalmente, non supera il centinaio di euro. La maggior parte sono da mobile, e dunque da intassellare.
Come è possibile vedere in numerosi video sul web, queste cassette hanno una resistenza all’effrazione molto modesta.
Per maggiori informazioni sulle certificazioni UNI EN di casseforti professionali e ad uso domestico ti invitiamo a visitare questa pagina.
Per conoscere quali operatori specializzati e certificati operano sul territorio nazionale come tecnici di casseforti puoi visitare il sito ERSI.
Di seguito, invece, le pagine dedicata alla gamma Viro di casseforti di sicurezza ad uso domestico, privato ed alberghiero.
Ti interessa conoscere i punti deboli delle cassette metalliche? Nel prossimo post mostreremo due esempi di tentativi di scasso che le riguardano.
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