Proteggere la bicicletta: arco rigido o catena con lucchetto?

In questo periodo post natalizio, oltre che di regali ricevuti, si sente parlare molto, purtroppo, anche di furti subiti. Non si tratta solo furti in casa, ma spesso, di un fenomeno molto diffuso: i furti di biciclette.

“Le denunce, tendenzialmente costanti rispetto allo scorso anno, nel periodo natalizio hanno subìto un’impennata” (Articolo completo su: il Tirreno).

Noi del Club Viro della Sicurezza ci auguriamo che il Natale abbia portato solo doni, e non brutte sorprese.
Per prevenirle, vi parliamo oggi di due metodi utilizzati per proteggere la propria bici: la catena con lucchetto e l’arco rigido.
Come già è stato osservato in altri post, i furti di biciclette sono un problema reale e molto sentito (in Italia come in altri paesi europei) e spesso chi possiede un mezzo a due ruote si interroga su quale metodo possa risultare più efficace affinché il proprio mezzo sia in sicurezza quando non viene utilizzato.

Perché preferire quindi una catena con lucchetto piuttosto che un arco rigido?

In un post passato, attraverso una immagine grafica, avevamo già dato qualche indicazione orientativa:

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Come si vede, l’arco rigido veniva consigliato prevalentemente per gli scooter. Allo stesso tempo avevamo anche ricordato che non è vietato proteggere una bicicletta con un arco rigido, oppure sia con un arco rigido che con un lucchetto con catena, utilizzandoli contemporaneamente!

Tuttavia, se siete indecisi fra arco rigido o lucchetto con catena è utile ricordare alcuni pro e contro di entrambi i sistemi di sicurezza.

ARCO RIGIDO: è molto pratico. Rispetto ad un lucchetto con catena può essere più facile da maneggiare e da trasportare, essendo, da chiuso, un pezzo unico. Inoltre gli archi rigidi sono immediati da riporre, ad es. dentro una borsa, perché sono piatti e non devono essere arrotolati, come invece le catene.
Un altro vantaggio dell’arco rigido è la rilevante sezione dell’arco, che lo rende particolarmente resistente al taglio con seghetti o cesoie, a patto però che l’arco sia realizzato con materiali adeguati (acciaio temprato). L’arco rigido ha però un punto debole: la facilità con cui l’arco può essere strappato dal corpo a causa dell’ampio spazio che (a differenza che sugli scooter) nell’applicazione sulle bici, resta libero fra le due parti, e che può essere sfruttato dai ladri per l’introduzione di leve.

CATENA: è un po’ meno pratica. Soprattutto a livello di ingombro e peso, quando deve essere trasportata in bicicletta.
Tuttavia, come abbiamo visto nel post di confronto prodotti, anche la catena può essere molto resistente, se costituita da materiali di qualità.

Sia per l’arco rigido che per la catena, la resistenza al taglio dipende anche da come vengono utilizzati: il consiglio generale è sempre quello di non farli toccare per terra. Altrimenti possono essere più facilmente tagliati con le cesoie, perché il ladro può appoggiare un braccio della cesoia a terra e caricare tutto il peso del corpo sull’altro.
La differenza sostanziale in termini di sicurezza tra le due soluzioni riguarda la possibilità di fissare il mezzo ad un punto fisso.

ARCO RIGIDO: con l’arco rigido infatti risulta particolarmente difficile ancorare il mezzo ad un punto fisso a causa della rigidità e della lunghezza limitata dell’oggetto. Inoltre, sempre per gli stessi motivi, è complicato anche ancorare insieme più parti del mezzo.

CATENA: la catena con lucchetto invece, permette facilmente di fissare la bici ad un punto fisso (palo, ringhiera, rastrelliera, ecc.) e soprattutto, grazie alla sua lunghezza e flessibilità, consente di legare insieme parti diverse della bici (generalmente ruota e telaio) ad un punto fisso.

Per concludere, possiamo dire che la catena con lucchetto, rispetto all’arco rigido, in termini di sicurezza, è più adatta per proteggere la vostra bici che, essendo molto più leggera di moto e scooter, soffre particolarmente il rischio di essere sollevata da terra e rimossa fisicamente. Tuttavia nessuno vieta di utilizzare entrambi.

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