Nel linguaggio comune spesso con “serratura” si intende tutto il meccanismo che, attraverso una chiave, è in grado di aprire e chiudere una porta.
In realtà questo è corretto solo in parte. Esistono infatti serrature effettivamente costituite da un unico meccanismo, come la maggior parte delle serrature a doppia mappa.
Generalmente, però, i sistemi di chiusura sono composti da 2 dispositivi distinti: la serratura propriamente detta e il cilindro.
Distinguerli è facilissimo:
- La serratura è il componente decisamente più voluminoso ed è quello che di norma contiene il catenaccio e lo scrocco che, a porta chiusa, si infilano nel riscontro (chiamato anche contro piastra) presente sullo stipite in modo da impedire l’apertura. Di serrature ne esistono di moltissimi tipi, in base all’uso che se ne deve fare: con solo scrocco o solo catenaccio, con catenaccio o gancio basculante, con più di un catenaccio per comandare più di un punto di chiusura, da infilare o da applicare, manuali, elettriche o elettroniche, con predisposizione per maniglia o senza… e tante altre varianti ancora. Anche la forma e le dimensioni sono le più varie, in modo da soddisfare ogni necessità.
- Il cilindro invece, è il componente più piccolo, che si inserisce all’interno della serratura. La sua funzione è sostanzialmente quella di ricevere la chiave e, se questa è quella corretta, di trasferire il movimento di rotazione della chiave al meccanismo della serratura. Anche di cilindri ne esistono moltissimi tipi diversi, e uno dei vantaggi di utilizzare un sistema composto da serratura + cilindro è proprio quello di poter selezionare entrambi i componenti in modo che rispondano al meglio alle specifiche necessità caso per caso. Non tutti i cilindri possono però essere montati su tutte le serrature. Le serrature da applicare hanno spesso cilindri diversi da quelle da infilare e in quest’ultimo caso è necessario che il cilindro abbia un profilo esterno compatibile con l’alloggiamento presente sulla serratura. I profili più diffusi sono quello europeo, quello tondo e quello ovale.
Serratura e cilindro sono due meccanismi diversi che si completano a vicenda ed entrambi contribuiscono alla sicurezza complessiva della porta. È importante quindi sceglierli in modo che la composizione sia bilanciata. Non ha senso infatti montare un cilindro di massima sicurezza su una serratura debole, oppure un cilindro di cattiva qualità su una serratura di fascia alta. La serratura deve saper resistere agli attacchi con forza bruta, mentre il cilindro deve essere in grado di tener testa anche alle varie tecniche di manipolazione con destrezza, come il lockpicking o il key bumping.
Oltre a consentire una scelta oculata dei due componenti, utilizzare una serratura con cilindro separato consente anche di cambiare solo una delle due parti. Questo può essere necessario se una delle due presenta dei malfunzionamenti, ma soprattutto se si desidera aggiornarla con le ultime tecnologie disponibili, sviluppate per resistere alle tecniche di attacco che evolvono nel tempo.
Se c’è un settore in cui la ricerca e sviluppo non si ferma mai, questo è purtroppo quello dei ladri e degli scassinatori, che sono costantemente alla ricerca di tecniche sempre nuove per superare i sistemi di sicurezza esistenti. Per fortuna nemmeno i produttori battono la fiacca, e l’innovazione nel settore delle serrature e dei sistemi di sicurezza in genere è costante. Per questo un cilindro o una serratura che potevano essere considerati di sicurezza alcuni anni fa potrebbero non esserlo più oggi. Montare un sistema cilindro + serratura consente di aggiornare il solo cilindro, che è la componente con l’evoluzione più rapida, risparmiando sia sul materiale che sulla manodopera, dato che la sostituzione del solo cilindro è un’operazione decisamente più semplice e veloce che sostituire l’intera serratura.
Distinguere tra serratura e cilindro, quindi, non è solo una questione lessicale, ma un modo di intendere la sicurezza per quello che è veramente: il risultato di più fattori che devono lavorare in sinergia tra loro.