Non sarebbe bello se potessi proteggere la tua moto con la stessa comodità di un blocca disco ma in modo più sicuro? Il sistema c’è, anche se, a dispetto della sua efficacia è poco noto. Stiamo parlando del blocca corona. Purtroppo si tratta di una soluzione valida solo per le moto con la trasmissione finale a catena. Niente scooter e moto con trasmissioni cardaniche, quindi.
Ma per i centauri che guidano una moto a catena, e sono decisamente la maggior parte, può essere una validissima alternativa al più comune blocca disco che, come abbiamo visto, in certi contesti può essere messo fuori gioco in modo relativamente semplice.
Un blocca corona è essenzialmente un lucchetto in grado di chiudersi in una delle asole della corona di trasmissione in modo da impedirne la rotazione.
Un blocca corona svolge quindi la stessa funzione di un blocca disco, perché evita che la moto possa essere rimossa facendola “camminare” sulle proprie ruote. Rispetto ad un blocca disco, però, è molto più difficile da neutralizzare. Se per mettere fuori combattimento un blocca disco talvolta è possibile svitare il disco e poi avviare il veicolo andandosene indisturbati, la stessa tecnica non vale per il blocca corona. Prima di tutto, infatti, svitare una corona di trasmissione è generalmente più difficile che svitare un disco, magari sulla ruota anteriore. Ma, soprattutto, se anche un eventuale ladro riuscisse a svitare la corona dalla ruota, il motore girerebbe a vuoto e non sarebbe quindi possibile allontanarsi guidando il mezzo, ma si dovrebbe spingerlo a mano, rendendo così decisamente più complicata tutta l’operazione.
I 3 vantaggi di un blocca corona
- È veloce da mettere e da togliere, esattamente come un blocca disco.
- È comodo da trasportare perché è piccolo e leggero tanto da poter essere ospitato senza problemi in un sottosella.
- È più sicuro di un blocca disco perché evita che la moto possa essere asportata guidandola
Il punto debole del blocca corona
Oltre alla comodità c’è purtroppo un altro aspetto che accomuna i blocca disco e i blocca corona. Entrambi non consentono di fissare la moto ad un punto fisso e non ostacolano quindi i tentativi di furto che avvengono caricando la moto su un furgone o su un altro veicolo. Per proteggersi da questa tecnica la soluzione migliore è utilizzare una catena con lucchetto, che però è decisamente meno comoda da utilizzare e da trasportare.
Un prodotto dedicato o un comune lucchetto
Un blocca catena può essere un prodotto espressamente concepito per questo scopo, come il Viro Blindato Extreme.
Ma può essere anche un lucchetto con l’arco abbastanza ampio, come il robusto lucchetto Cilindrico Viro.
Nel primo caso abbiamo ovviamente una maggiore protezione nei confronti dei possibili attacchi. Il blocca corona Viro Blindato Extreme, infatti, ha il corpo e l’arco protetti da una spessa corazza. La serratura è protetta da una piastrina anti scasso. Per una maggiore comodità e sicurezza viene inoltre fornito con una pratica custodia in nylon che permette di trasportarlo senza rovinare le superfici con cui viene a contatto e con un cavo reminder da agganciare al manubrio quando il blocca corona è applicato, in modo da ricordarsi di toglierlo prima di partire per evitare cadute e danni alla moto.
L’utilizzo di un comune lucchetto di qualità come il cilindrico Viro art. 105 (il cui arco ha un diametro di ben 14 mm) d’altro canto, permette di avere comunque una buona sicurezza ad un costo più contenuto.
Conclusioni
A dispetto della buona protezione che offre, l’uso dei blocca corona non è molto diffuso. Forse il timore di sporcarsi le mani con il grasso della catena ne ostacola la diffusione. In realtà, con un prodotto dalle corrette dimensioni e con un po’ di attenzione, i rischi di sporcarsi sono minimi e più che compensati dal fattore sicurezza.
Guarda le caratteristiche tecniche del blocca corona Blindato Extreme.
Guarda le caratteristiche tecniche del lucchetto cilindrico Viro.